Perché si dice: “Dare a Cesare quel che è di Cesare”?
Continua il nostro viaggio attraverso le espressioni più utilizzate della lingua italiana. Oggi ci soffermiamo sul modo di dire: “Dare a Cesare quel che è di Cesare“. Perché si dice così?
L’espressione significa dare a ciascuno il suo, quel che gli spetta o si è guadagnato. Ma anche non dare più di questo, non quello che spetta ad altri.
La frase deriva dal Vangelo, Luca 20, 20: “Essi (gli Scribi e i capi dei Sacerdoti) non lo perdettero di vista e mandarono insidiatori, i quali si fingessero giusti per sorprenderlo in fallo durante i discorsi, e poterlo dare in mano delle autorità e in balia del governatore“.
Costoro lo interrogarono: “Maestro, sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non guardi in faccia nessuno, ma insegni la via di Dio con verità. Bisogna pagare il tributo a Cesare, o no?“.
Egli, conoscendo la loro astuzia, rispose: “Perché mi tentate? Mostratemi un denaro. Di chi è l’immagine e l’iscrizione?” Gli risposero: “Di Cesare“. “Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio“, aggiunse.