Perché si dice: “Pietro torna indietro”
Quante volte avete usato l’espressione “Pietro torna indietro”? In questo articolo vi spiegheremo il suo significato e anche la sua origine.
La frase “Pietro torna indietro”, che per via della rima assomiglia più che altro a una filastrocca, di per sé non ha assolutamente senso. Non sappiamo chi sia questo Pietro, né dove sia andato. Quel che è certo, o almeno sembrerebbe così, è che tornerà.
Ecco perché lo chiamiamo in causa così tante volte quando prestiamo qualcosa e vogliamo che ci venga restituita. L’uso di questa locuzione è talmente radicato che, molte volte, non serve neanche pronunciare l’intera frase ma basta sottintenderla.
Non ci sono evidenze sull’origine del detto, probabilmente si è tramandato poiché, grazie alla rima, è immediato e semplice da ricordare. A quanto pare, però, da sempre circola una storia sulla sua origine, poco attendibile a dire il vero, ma vediamo cosa dice.
Origine
Il fisarmonicista Pietro Deiro, di origini italiane, fu raggiunto negli USA dal fisarmonicista Tommaso Coccione, che iniziò ad esibirsi insieme a lui nei più importanti teatri americani, facendo sapere a tutto il mondo che la fisarmonica era uno strumento interessantissimo.
Durante un viaggio di ritorno in Italia, Pietro compose l’opera “Pietro ritorna” da cui poi sarebbe derivato il detto “Pietro torna indietro”.
Un’interpretazione più probabile è che il detto sia frutto di un’assonanza, simile quasi a una filastrocca; certo un’ assonanza funzionale a far capire quanto si tiene ad una cosa e a quanto la si rivoglia indietro.
Dobbiamo però aggiungere che ci sono altre due espressioni che si usano quando si presta qualcosa, e cioè: “Si chiama Giovanni senza danni, oppure Ernesto torna presto!”
E voi cosa dite quando volete che quello che avete prestato vi venga restituito? Ditecelo nei commenti.