Regole di Bon Ton: le 30 cose da non fare mai
Trascurate per anni, le buone maniere stanno tornando “prepotentemente” di moda. Come bisogna comportarsi in determinate situazioni? Ecco che viene in aiuto il Bon Ton: una sorta di vademecum comportamentale su cosa è buon senso fare e cosa no. Quello di cui parliamo oggi sono le 30 cose da NON fare mai, assolutamente.
Cose da evitare nelle relazioni con gli altri…
Ecco una raccolta di cose che sicuramente facciamo spesso quando ci relazioniamo con gli altri… Secondo il Bon Ton è sintomo di maleducazione:
- Dire “piacere” quando ci si presenta o quando si viene presentati. Si utilizza quando ci si congeda, non quando ci si incontra. Ormai di uso assolutamente comune anche all’inizio. Abbiamo sempre sbagliato allora!
- Salutare porgendo una mano floscia o stringere troppo energicamente l’altra mano. Si considera un gesto d’amicizia, non un test per svelare la personalità. Il miglior modo è stringerla con naturalezza.
- Scrivere il cognome prima del nome. Sbagliatissimo!
- Dire “fine” o “distinto” quando si vuole definire una persona.
- Mandare fiori anonimi. Meglio sapere chi ringraziare!
- Mettersi continuamente le mani nei capelli. Peggio se si tratta di un uomo: denota insicurezza.
- Chiedere: “Chi c’è?” alla persona che telefona per un invito a cena. Si può temporeggiare, fare di tutto per sapere chi sarà presente, ma mai si deve esplicitamente chiedere.
- “Imbucare” gente ad un ricevimento. Bisogna sempre chiamare prima.
- Telefonare durante l’ora dei pasti. Meglio aspettare, a meno che non sia urgente!
- Al telefono mai iniziare una conversazione con: “Pronto, chi parla?“, ma dire nome e cognome prima di chiedere della persona desiderata.
- Chiudere la porta di casa quando l’ospite ha appena varcato la soglia. Meglio aspettare che abbia preso l’ascensore o le scale.
- Far tenere l’ombrello alla propria donna quando piove. Unica eccezione: se l’uomo è troppo basso.
- Usare troppo spesso l’appellativo “Cara“o “Caro“. Ormai anche i venditori ambulanti lo usano per accaparrarsi la clientela!
- Chiedere alla donna dopo un primo appuntamento: “Sei stata bene?” o espressioni simili. Non è un film, i commenti sono inutili.
- Chiedere all’uomo: “Mi richiamerai domani?“, dopo un primo appuntamento. Se la telefonata ci sarà, deve essere una scelta libera e non forzata.
- Per l’uomo, indossare calzini corti o con l’elastico distrutto. Ricordiamo anche che i calzini sono la seconda cosa da togliersi prima di un incontro amoroso.
- Cambiare canale mentre gli altri stanno guardando un programma televisivo. Questa regola è facilmente intuibile…
- Portare il borsello. A meno che non siate un postino, un vigile o un controllore.
… Nei ristoranti e a tavola
Altre regole riguardano le abitudini corrette da applicare nei ristoranti e a tavola. Non è educato:
- Far passare prima una signora entrando in un ristorante. Il ragionamento, seppur strano, è logico: l’uomo, entrando per primo, esplora il posto prima di far entrare la donna. La regola tradizionale: “Prima le donne” è valida, invece, all’uscita.
- Sedersi incrociando le braccia dietro la testa. Questo è molto bizzarro, perché secondo il Bon Ton l’ascella è considerata un luogo intimo, anche se coperta. Lo sapevate?
- Chiamare i camerieri sbattendo una posata sul bicchiere.
- Utilizzare l’espressione: “Cin, Cin!” ad un brindisi. Meglio un semplice cenno o qualcosa di originale… come Ad Maiora!
- Dire: “Buon Appetito!” a tavola. Altro che buona educazione, è assolutamente da evitare. Si può parlare di quasi tutto, ma evitate questa espressione. Sapete perché? Una volta, per gli aristocratici soprattutto, il pasto era un’occasione conviviale. Nessuno si presentava affamato a tavola. Augurare: “Buon Appetito“, era come accusare di avere fame e di essere di umile rango.
- Chiedere il sale durante un pasto. Se non è presente sulla tavola, la richiesta sembra voler dire di non apprezzare in pieno il piatto.
- Alzare il mignolo quando si ha in mano un bicchiere o una tazza. Fateci caso!
- Tagliare il pane con il coltello. Si spezza con le mani in piccoli pezzi.
- Tagliare il pesce col coltello. Questa regola vale anche per la frittata. Correlato a questa regola c’è quella di evitare di portare il coltello alla bocca, per una qualsiasi ragione.
- Usare gli stuzzicadenti a tavola. Non c’è motivazione che tenga: se, dopo un pasto, rimane qualcosa tra i denti bisogna alzarsi da tavola e andare in bagno a ripulirsi.
- Chiedere un amaro dopo pranzo o dopo cena.
- Mettere in bocca il cucchiaino da caffè. Serve solo per mescolare lo zucchero.
Eravate a conoscenza di tutte queste regole? Ovviamente ce ne sono anche altre, questa è solo la nostra selezione proposta per voi per sapere in ogni occasione, o quasi tutte, cosa è bene evitare.